a cura di: Marco Forti

continua dai post precedenti ...

20. tsune ni shinen kufu seyo
(sii costantemente consapevole, diligente e pieno di risorse)

Questo principio racchiude il significato di tutti i principi precedenti.
Sia da un punto di vista spirituale che da quello tecnico il praticante deve "essere costantemente consapevole, diligente e pieno di risorse".

Il leggendario maestro di spada Miyamoto Musashi illustra così questo principio:
Affrontai il mio primo combattimento tanti anni or sono, alla giovane età di tredici anni. A vent'anni mi recai nella capitale e nonostante mi trovassi a combattere con i migliori artisti marziali non persi mai nessun combattimento.
In seguito viaggiai di luogo in luogo cercando i migliori artisti marziali delle diverse scuole. Affrontai oltre sessanta duelli senza mai perdere.
Arrivato all'età di trent'anni mi resi conto che avevo sempre vinto non perché fossi un artista marziale superiore ma probabilmente grazie ad una sorta di talento naturale o perché non deviai mai dai principi naturali. Oppure forse perché i miei avversari non erano adeguati.
Da quel momento praticai con ancora più enfasi, giorno e notte, cercando di afferrare ancor più profondamente il principio della Via.
All'età di cinquant'anni realizzai naturalmente la Via delle Arti Marziali.
Anche per un genio delle Arti Marziali come Musashi, che praticò ardentemente giorno e notte senza riposo, la prima vera realizzazione della Via arriva intorno all'età di cinquant'anni.

Il fondatore dello stile di spada Muto-ryu, Yamaoka Tesshu, aveva quarantacinque anni quando per la prima volta afferma: "solo ora ho raggiunto una meravigliosa conoscenza".
Questo avviene dopo trentasette anni di allenamento con la spada e dopo ventitre anni attraverso i quali era stato allievo diretto del famoso maestro Asari Matashichiro. Solo dopo aver continuato la sua pratica per decenni con spirito coraggioso e indomito - spirito che gli valse il soprannome di "Demone d'acciaio" - e solo dopo aver perseguito con estrema serietà il raggiungimento del suo scopo, penetrò il vero segreto della Via per la prima volta.

Questi esempi enfatizzano quanto sia presuntuoso pensare di poter diventare un vero maestro di arti marziali dopo appena cinque o dieci anni di pratica. Questi atteggiamenti confondono i praticanti e avvelenano la Via. Per questo motivo il ventesimo principio ricorda a ciascuno di noi l'importanza di "essere costantemente consapevole, diligente e pieno di risorse".

La presunzione e la pigrizia sono catene che impediscono il progresso nella Via.
I praticanti di Karate devono costantemente esaminare e rimproverare se stessi, non dimenticare mai di essere consapevoli e diligenti, per poter un giorno penetrare il più profondo significato del Karate-do. Questo deve essere il corretto atteggiamento per chi persegue seriamente la Via.
seishinkai cesena, karate cesena, corsi di karate a cesena, arti marziali cesena, karate a cesena, karate shotokai cesena

I tuoi libri su:




Twitter

Siamo su Facebook




macrolibrarsi un circuito per lettori senza limiti