di Marco Forti

Kong Fu Zi1, venerabile maestro Kong, latinizzato in Confucio, visse tra il VI° ed il V° secolo avanti Cristo in un periodo caratterizzato da una decadenza morale diffusa e da una grave crisi sociale e politica.
Fu principalmente un educatore con l’interesse a ristabilire l’ordine sociale. La sua filosofia non fu mai volta alla ricerca di nuove dottrine ma sempre valorizzata come interpretazione del pensiero degli antichi. Per tale motivo egli spiegava ai discepoli i Libri Classici interpretando però l’antico patrimonio culturale alla luce dei precetti morali alla base del suo insegnamento.
Il fondamento dell’etica confuciana è ren, la sensibilità umana. Ren è la virtù suprema, che rappresenta le qualità umane al meglio di sé.
L’essenza di ren è sintetizzata nelle seguenti massime confuciane:

«Ren consiste nell’amare gli altri
Non fare agli altri ciò che non desideri sia fatto a te
Fai agli altri ciò che desideri sia fatto a te»

Nelle relazioni tra due individui ren si manifesta in zhong (lealtà reciproca) e in shu (altruismo). Secondo Confucio, chiavi del buon ordine erano i riti (li) e la musica, che, oltre alla fondamentale importanza per le cerimonie religiose e politiche, secondo Confucio, possedeva il potere di muovere l’animo umano.
Egli ebbe in grande considerazione anche i poemi dell’antica letteratura cinese per la loro influenza civilizzatrice ed edificante. Sottolineò l’importanza del corretto uso dei nomi, che garantiva il mantenimento del rispetto delle distinzioni sociali e conoscitive sempreché venisse applicato, per ciascuna di esse, il nome appropriato.
fine prima parte …
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Note:
1. Per la trascrizione dei termini cinesi riportati nel presente articolo è stato utilizzato il sistema Pinyin.

lunedì 30 agosto 2010

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