a cura di: Marco Forti

continua dai post precedenti ...

2. karate ni sente nashi
(non c'è primo attacco nel Karte)

Una delle regole di condotta dei samurai afferma che la spada non deve mai essere sguainata incautamente.
Il bushido insegna che solo quando la situazione non può essere risolta in altro modo si è autorizzati ad estrarre la spada dal fodero.
Poiché nel Karate-do le mani e i piedi si considerano come spade, il secondo principio qui in esame deve essere considerato un'estensione di tale insegnamento.
Il famoso maestro di Karate, Yasutsune Itosu, uno degli insegnanti dello stesso Gichin Funakoshi, scrisse a tal proposito:
«... quando diventa necessario non ci si deve dispiacere di dover sacrificare la propria vita per il proprio signore o la propria famiglia, coraggiosamente per il bene comune. Ciononostante il Karate insegna che il vero significato di quanto esposto non si applica al combattimento uno contro uno.
Per tale motivo anche se si riceve una minaccia o una sfida si deve evitare di sferrare un colpo mortale.
Dovete sempre mantenere come principio essenziale la preoccupazione di evitare di creare danni ad altri con i vostri pugni o calci.»
Anche se ci si trova in una situazione di emergenza, è bene evitare di sferrare un attacco letale, un po' come se si colpisse con la parte interna di una spada anziché con la parte tagliente per permettere all'avversario di poter riconsiderare il suo atteggiamento.
È altrettanto importante non essere mai la causa di situazioni di emergenza.
D'altra parte, e qui sta il corretto spirito evidenziato dal secondo principio, qualora non sia possibile evitare lo scontro fisico, si devono esprimere al massimo le proprie capacità marziali senza preoccupazione per la propria vita. Questo è anche lo spirito del Budo.


fine terza parte ....

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